La copertura o la responsabilità per i difetti determina le conseguenze legali e le rivendicazioni a cui l'acquirente ha diritto nell'ambito di un contratto d'acquisto in cui il venditore ha consegnato merci o oggetti difettosi. Nel caso di un contratto di lavoro e servizi, c'è anche una garanzia per i difetti del lavoro prodotto. La copertura come prestazione volontaria è da distinguere dalla garanzia prescritta dalla legge. Nel diritto di vendita, la copertura del Codice delle Obbligazioni include il diritto dell'acquirente di essere rimborsato del valore ridotto in caso di difetto o di cambiare l'oggetto dell'acquisto. Infine, l'acquirente ha diritto al risarcimento del danno causato dal difetto. Nel caso di un contratto di lavoro e servizi, a differenza di un contratto di vendita, l'acquirente ha anche il diritto di rettificare il difetto. La copertura può essere limitata o addirittura rinunciata del tutto. Tuttavia, la situazione è esclusa se il cliente è ingannato nel senso che il difetto è noto o avrebbe dovuto essere noto al venditore e lui non lo rivela.
Nell'uso comune, il termine garanzia è usato per la copertura. La garanzia nel senso di copertura non è un termine legale. Formulando la garanzia nel contratto d'acquisto, di solito si fa una limitazione della garanzia. Per esempio, la clausola "Mezzo anno di garanzia!" non significa altro che una limitazione della garanzia legale da un anno a mezzo anno. Inoltre, il diritto di rettifica dei difetti, che non è previsto dalla legge nel contratto d'acquisto, è spesso concordato nella garanzia. Il redattore di tali clausole farebbe bene a formulare una limitazione della garanzia in modo chiaro e non ambiguo, perché le clausole ambigue sono interpretate a svantaggio del redattore.
La responsabilità civile del prodotto sotto la legge sulla responsabilità civile del prodotto copre solo i danni conseguenti causati da un difetto. Si tratta di danni causati dal difetto del prodotto ad altri oggetti o persone. La responsabilità civile del prodotto non può essere limitata ed è quindi valida anche se la copertura - per quanto possibile - è stata rinunciata.
La benevolenza si riferisce generalmente a una concessione tra partner contrattuali dopo la conclusione di un contratto. In particolare, include la concessione di riparazioni e servizi per beni commerciali su base volontaria dopo la scadenza degli obblighi di garanzia legale o contrattuale individuale. Negli affari, rappresenta una misura per la fedeltà del cliente: anche senza un obbligo, chi concede l'avviamento considera ragionevole soddisfare il suo cliente in un caso problematico per tenerlo come cliente e poter fare altri affari con lui in futuro. Se, per esempio, un guasto al motore di un'autovettura si verifica nel 25° mese dopo l'acquisto, l'obbligo legale di riparare il danno si estingue. Per evitare di infastidire il cliente, il concessionario d'auto spesso risolve questo danno in collaborazione con il produttore. La liquidazione non può includere lo stesso ambito di servizi della riparazione obbligatoria dei danni nell'ambito dell'obbligo di garanzia.
Importante da sapere
La legislazione è chiara. Se una richiesta di garanzia viene rifiutata dal produttore, questo è ammissibile solo se c'è una connessione causale con la riparazione. Praticamente tutti i produttori/importatori hanno adattato le loro disposizioni di garanzia sotto la pressione della WEKO (Commissione della concorrenza, ex legge sui cartelli).
Garanzia di fabbrica
I produttori di veicoli offrono garanzie a lungo termine nel settore della carrozzeria. Tuttavia, questi sono legati a varie misure di fedeltà dei clienti. Le affermazioni secondo le quali le garanzie per l'intero veicolo terminano se le riparazioni delle singole parti non vengono eseguite dalla società del marchio non sono sostenibili. (Non appena una parte del veicolo è stata riparata, il riparatore deve offrire la garanzia. Il produttore non fornisce comunque una garanzia in questo caso, non importa chi ha riparato).